I Voucher Baby Sitting

Strumento poco conosciuto i voucher Baby Sitting sono un contributo che la madre lavoratrice dipendente può chiedere, entro gli 11 mesi successivi dalla fine della maternità obbligatoria, in alternativa al congedo parentale (cd. Maternità Facoltativa) per far fronte alle spese da sostenere Vs i servizi pubblici e privati per l’infanzia. La misura è in via sperimentale dal 2012 ed è prorogata per tutto il 2016.

Postazione non scoperta e nessuna perdita di retribuzione per la lavoratrice: Il vantaggio è evidente, invece di richiedere il congedo parentale con conseguente perdita di retribuzione nonché assenza dalla postazione di lavoro, lo Stato si fa carico di parte delle Spese da sostenere per chi non ha dei parenti a cui lasciare i figli durante l’orario di lavoro.

Ricordiamo che durante i periodi di congedo parentale la lavoratrice (o il lavoratore) assente dal lavoro ha diritto a percepire, fino all’età di 6 anni del figlio, un’indennità economica pari al 30% della retribuzione giornaliera calcolata sulla base dell’ultimo periodo di paga scaduto immediatamente precedente l’inizio del congedo di maternità. Il diritto alla prestazione, totalmente a carico dell’INPS è fruibile per entrambi i genitori per un massimo complessivo di 6 mesi.

Misura: L’importo massimo erogabile è pari a € 600,00 mensili per 6 mesi e si suddivide in due forme alternative di contributo:

  1. contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati;
  2. voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting.

nel primo caso sarà lo Stato a pagare direttamente la struttura fino alla concorrenza di € 600,00 mentre nel secondo caso l’importo verrà erogato alla lavoratrice attraverso i buoni lavoro da utilizzare per pagare le addette al servizio.

Qualora la lavoratrice abbia già goduto di periodi di congedo parentale l’erogazione del Voucher viene ridotto della durata della maternità facoltativa goduta.

Richiesta: la richiesta dei Voucher è, come ormai per tutti i servizi INPS, da effettuarsi per via telematica da parte dell’interessata (anche attraverso un Patronato). Qualora la lavoratrice opti per l’erogazione dei buoni lavoro essi verranno erogati in forma telematica e per l’attivazione degli stessi la lavoratrice dovrà munirsi di un PIN INPS o di un codice SPiD oppure accedere tramite CNS (ad esempio con la tessera sanitaria avendo cura di procurarsi il PIN presso un ASL).

Dr Alessandro Raimondi
Consulente del Lavoro



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